La Fattoria sociale Fuori di Zucca si arricchisce del ‘Bollino blu’ per aiutare le persone affette da autismo e dai laboratori del progetto ‘Fattoria della Salute’ nato grazie al partenariato di cooperative ed associazioni e portati avanti tutti i giorni nei propri spazi di via Linguiti ad Aversa, fa partire una proposta alla città: Facciamo diventare Aversa “una Città blu”. L’idea arriva nella settimana della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo.
Il 2 aprile sarà la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) e la settimana ad Aversa, in provincia di Caserta, parte con una proposta delle associazioni rivolta alla città. Per aiutare le persone affette da autismo, l’invito è rendere Aversa “una Città blu”.
L’idea parte dalla Fattoria sociale Fuori di Zucca progetto sociale della cooperativa Un Fiore per la vita e dai laboratori del progetto Fattoria della Salute, sostenuto da Fondazione Con IL Sud. Con Aversa “una Città blu”, prendendo spunto da realtà già realizzate in altre città italiane, secondo i principi del progetto educativo che è alla base del marchio ‘bollino blu’ ideato Mariana Berardinetti pedagogista e assistente sociale, quel si propone è un modello innovativo che ha il suo punto di forza nella collaborazione cittadina. L’obiettivo è infatti, favorire l’inclusione delle persone con sindrome dello spettro autistico attraverso la sensibilizzazione e formazione di commercianti, medici, gestori di attività ricreative, ludiche e sportive nonché la cittadinanza in genere.
“Abbiamo compreso -dice Pasquale Gaudino responsabile del progetto e vice presidente della cooperativa Un Fiore per la vita che gestisce La Fattoria Fuori di Zucca e i laboratori della Fattoria della Salute– l’importanza di accogliere persone affette da autismo o da altri disturbi, anche al di là dell’età scolare. Gli interventi psicoeducativi per bambini ed adolescenti sono fondamentali ma altrettanto lo sono anche per i giovani e gli adulti che non possono essere all’improvviso abbandonati a loro stessi e alle loro famiglie”.
Grazie ai laboratori della Fattoria della Salute (nati dal partenariato tra ‘Un Fiore per la vita’, il ‘Consorzio Nco- Nuova Cooperazione Organizzata’, ‘Terra Felix’, l’Asl, ‘La forza del Silenzio’, ‘Un Mondo Blu odv’ e ‘Omnia Onlus’) durante la pandemia sono state accolte 43 persone sia con il disturbo dello spettro autistico e sia con disagio psichico o con sindrome di down. Gli accessi aumentano di mese in mese coinvolgendo giovani ed adulti con sindrome dello spettro autistico anche a basso funzionamento o con disturbi generalizzati dello sviluppo, persone con disagio psichico e comorbilità psichiatrica.
“Con Aversa “una Città blu” lo scopo – continua Gaudino- è cementificare il patto cittadino avviato con la Fattoria della salute e costituire una realtà concreta in risposta a bisogni particolari che non spariscono con il raggiungimento della maggiore età. Il patto cittadino aiuterebbe a dar forma e senso alla rete di solidarietà che aspetta solo di essere attivata. Un segno di civiltà e di sensibilità doveroso”.