Seminare significa coinvolgere. L’ambizione del progetto non è solo quella di riportare in vita, e non è un modo di dire, un fagiolo cannellino quasi scomparso, ma soprattutto coinvolgere quanti più attori sociali nella semina che servirà a salvaguardare i semi.
Coinvolgere anche piccole realtà produttive come quella della famiglia Della Corte, Michele e Vincenza, contadini da sempre.
Una semina fatta con metodi e strumenti tradizionali, non per scenografia ma per reale necessità.
“E’ necessario un terreno umido, pantano, vedi che se smuovi la terra con i piedi sotto è umido, il terreno ideale per il nostro fagiolo. Quindi non si deve lavorare con il trattore, ma con delicatezza, basta un aratro vecchio stile”.
Michele e Vincenza si muovono all’unisono: Michele con l’aratro apre il solo, Vincenza, guardando i semi uno ad uno li adagia a terra, cercando di capire chi ce la farà a germogliare. Michele ripassa e chiude i solchi con i piedi, delicatamente.
Seminare significa imparare, ascoltare, la terra, le tradizioni, l’educazione contadina che si muove con amore e conoscenza sapiente.
Sembra tutto così semplice nelle loro mani, e guardandole da vicine le mani, sono segno vivente del lavoro intenso come dignità.
Coinvolgere quanti più persone nella semina, perché non è solo un fagiolo ma il senso di una comunità che si ritrova intorno alla natura.
Progetto “Il vicolo dei fagioli”
capofila: Cooperativa Sociale “Al di là dei Sogni”
partner: Comune di Cellole (CE), Cooperativa Sociale “Osiride”, Slow Food Massico Roccamonfina, Cooperativa Sociale “Un fiore per la vita” , ASeS Agricoltori Sviluppo e Solidarietà